Presentazione Percorso e Favoriti Tour de la Provence 2022

Tutto pronto per il Tour de la Provence 2022. La corsa francese di livello ProSeries si svolgerà dal 10 al 13 febbraio ed è pronta ad accogliere molti corridori di alto livello. Su 17 formazioni ai nastri di partenza, infatti, ben undici saranno di livello WorldTour, con la presenza di corridori importanti come Julian Alaphilippe e il vincitore uscente Ivan Sosa. Non saranno però da meno le formazioni Professional, tra cui spicca la presenza di Nairo Quintana, vincitore della corsa nel 2020 in un albo d’oro in cui Francia e Colombia hanno due successi a testa, seguite a uno da Spagna e Australia.

HASHTAG UFFICIALE: #TDLP2022

Albo d’Oro recente Tour de la Provence

2021 SOSA Iván Ramiro
2020 QUINTANA Nairo
2019 IZAGIRRE Gorka
2018 GENIEZ Alexandre
2017 DENNIS Rohan
2016 VOECKLER Thomas

Percorso Tour de la Provence 2022

La corsa si aprirà con una cronometro di sette chilometri, senza particolari difficoltà altimetriche, e servirà a segnare le prime differenze in classifica, che dovrebbero comunque essere minime visto il breve chilometraggio. Molto semplice anche la prima tappa in linea, che nei suoi 152 chilometri da Istres a Les Saintes-Maries-de-la-Mer, presenta solo un GPM di terza categoria, il Col de la Vayède (2,34 km al 3,7%), nella prima parte di gara, per poi proseguire con oltre 120 chilometro pianeggianti che rendono pressoché inevitabile un arrivo allo sprint.

La seconda tappa da Arles a Manosque sarà invece più movimentata, con un percorso che ricalca quello che lo scorso anno sullo stesso arrivo premiò Davide Ballerini al termine di una volata ristretta. Dopo un inizio di tappa non troppo difficile, lo scollinamento della Côte de Lauris (1,3 km al 4,2%) segna l’inizio della parte più mossa della tappa, dove il Col de la Mort d’Imbert (terza categoria di 5,3 km al 3,6%) e il Col de l’Aire de Masco ( seconda categoria di 6,3 km al 4,6%) segneranno le fasi decisive della tappa. L’ultima salita sarà scollinata a poco meno di 30 chilometri dalla fine, ma da lì al traguardo la strada offre numerosi saliscendi che prestano il fianco agli attacchi.

Se la seconda tappa potrebbe concludersi in una volata a ranghi ristretti, la terza tappa è invece la tappa regina della corsa. Nei 166 chilometri da Manosque alla cima della Montagne de Lure i corridori dovranno scalare per due volte il Col de Buire ( terza categoria di 6 km al 3,7%), ma sarà l’ascesa finale (13,4 km al 6,7%) che deciderà il vincitore di tappa e anche dell’intera corsa.

Tappe Tour de la Provence 2022

Prologo (10/2): Berre l’Etang – Berre l’Etang (7,1 km)
Tappa 1 (11/2): Istres – Les Saintes-Maries-de-la-Mer (152 km)
Tappa 2 (12/2): Arles – Manosque (180,5 km)
Tappa 3 (13/2): Manosque – Montagne de Lure (166,1 km)

Favoriti Tour de la Provence 2022

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Il campione uscente Ivan Sosa (Movistar) si ripresenta al via della corsa che lo vide trionfare l’anno scorso con la maglia della Ineos Grenadiers. Nel frattempo nessun’altra vittoria per lui e il passaggio alla Movistar con cui vuole rilanciarsi e che gli mette a disposizione una squadra competitiva. Antonio Pedrero, Oscar Rodriguez, Gorka Izagirre (che questa corsa l’ha messa in bacheca nel 2019) e Matteo Jorgenson sono compagni di tutto rispetto che possono portare la squadra spagnola fino al successo con diverse carte.

Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl), secondo l’anno scorso, fa ripartire la propria stagione proprio dalla Provenza provando a guidare una squadra che per via del Covid-19 è costretta a rinunciare a due pedine importanti come Kasper Asgreen e Davide Ballerini, ma potrà contare anche sul promettente Ilan Van Wilder se il campionee del mondo non fosse nella condizione sperata.

Quando si parla di corse a tappe, la Ineos Grenadiers è sempre ben attrezzata e, pur dovendo rinunciare all’infortunato Egan Bernal, si affiderà a Richard Carapaz e a Ethan Hayter. Basta uno sguardo a palmares per definire l’ecuadoriano lo scalatore più forte al via, mentre il britannico potrà sfruttare la sua versatilità per guadagnare abbuoni anche nelle tappe più semplici e poi provare a difendersi in salita per ottenere un altro risultato importante in una breve corsa a tappe (lo scorso anno per lui 5 top ten su 6 partecipazioni a brevi corse a tappe, con 3 podi totali e anche un successo finale).

La Trek-Segafredo, orfana di Giulio Ciccone, si presenta al via con Kenny Ellisonde come principale uomo di classifica, pur avendo valide alternative come l’esperto Dario Cataldo e il giovane Matias Skjelmose Jensen, che potrebbero trovarsi in prima persona a fare classificaa seconda di come si metterà la gara.

Dopo una buona Etoile de Bessèges, Pierre Latour (TotalEnergies) è un altro dei corridori di casa pronto a puntare al successo finale, cercando un buon risultato già nella crono inaugurale per mettere da subito pressione agli avversari. Tra le formazioni Professional francesi, però, l’uomo più atteso è sicuramente Nairo Quintana (Arkéa-Samsic). Il colombiano ha vinto nel 2020 questa corsa, dove ha deciso di iniziare un 2022 in cui andrà al Tour a caccia di tappe (un motivo in più per fare invece classifica in corse alla sua portata).

A dare battaglia al colombiano ci saranno ovviamente anche le WorldTour di casa, come la Ag2r Citroën, una delle squadre colpite dal covid, che potrà comunque schierare al via Aurélien Paret-Peintre, ai margini della top 10 nelle ultime due edizioni, e cresciuto molto nell’arco del 2021, chiudendo addirittura in quindicesima posizione il Tour de France dopo aver lavorato per i compagni. In un altro GT, il Giro d’Italia, si è reso protagonista invece Victor Lafay (Cofidis), che con una vittoria di tappa alla corsa rosa ha messo in mostra tutte le sue qualità in salita.  Per chiudere il cerchio dei team WorldTour di casa e dei tre GT il nome giusto è quello di Michael Storer, neo-corridore della Groupama-FDJ, grande protagonista alla scorsa Vuelta. Ancora prima dei successi di tappa nel GT spagnolo, l’australiano aveva già dimostrato di poter essere un ottimo corridore per le brevi corse a tappe vincendo una tappa e la generale del Tour de l’Ain. L’obiettivo per lui è quello di ripetere quelle prestazionin.

Dall’Oceania arriva anche Patrick Bevin (Israel-Premier Tech), corridore a cui è sempre mancata la continuità, ma che se nella condizione giusta può lottare anche per il successo finale in una corsa di questo livello, sfruttando anche le sue doti a cronometro. La formazione di Sylvan Adams per la classifica potrà puntare anche su Carl Frederik Hagen, ormai però in flessione negli ultimi due anni, mentre per i successi di tappa potrà contare su Sep Vanmarcke per le tappe più mosse e per Rudy Barbier negli arrivi in volata.

Allo sprint saranno protagonisti anche Elia Viviani (Ineos Grenadiers) e l’uomo che l’ha sostituito alla Cofidis, Bryan Coquard, così come Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e, infine, Andrea Vendrame (Ag2r Citroën), che sfruttando la sua resistenza potrà provare a essere protagonista in praticamente tutte le tappe. Altri possibili cacciatori di tappe sono poi Philippe Gilbert (Lotto Soudal), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), favorito d’obbligo per la crono d’apertura.  Infine, altri uomini che potrebbero provare a fare classifica, ma che verosimilmente non dovrebbero andare oltre un piazzamento sono Pierre Rolland (B&B Hotels), Fabien Doubey (TotalEnergies) e Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroën).

Borsino dei favoriti Tour de la Provence 2022

***** Julian Alaphilippe
**** Richard Carapaz, Ivan Sosa
*** Kenny Ellisonde, Victor Lafay, Nairo Quintana
** Pierre Latour, Aurélien-Paret Peintre, Michael Storer, Ilan Van Wilder
* Patrick Bevin, Ethan Hayter, Gorka Izagirre, Antonio Pedrero, Matias Skjelmose Jensen

Altimetrie e Planimetrie Tour de la Provence 2022

 

 

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